Un viaggio nel cuore del bioma più ricco e affascinante del pianeta
La foresta tropicale costituisce il bioma (Un bioma è un'ampia porzione di biosfera, individuata e classificata in base al tipo di vegetazione dominante, se terrestre, o alla fauna prevalente, se acquatica) più diffuso sulla terra, pari a circa il 30% della superficie globale.
Un'inestimabile patrimonio di biodiversità, avendo la maggior densità di piante e animali al mondo.
La sua conformazione con alberi superiori, liane e viti nel mezzo, e alberi e piante nel sottobosco, fa si che per ogni strato di altitudine si formi una nicchia ecologica molto precisa.
Questo fa si che le tante biodiversità sono circoscritte in territori specifici.
Con alto tasso di piante e animali endemici, motivo per cui queste foreste sono fragili, in precario equilibrio.
Molto spesso si sente dire che l'Amazzonia è il polmone verde del mondo, e produce ossigeno, ma non è quello l'aspetto più importante, l'aspetto più importante è quello di produrre il clima del pianeta.
Il vantaggio per l'equilibrio del mondo, è che queste foreste consentono di rimettere in ciclo i nutrienti minerali, fissano l'anidride carbonica, forniscono acqua e ossigeno (il 20% dell'acqua dolce si trova nelle foreste) per gli esseri viventi.
Rilasciano e conservano il carbonio, che mantiene la temperatura stabile mitigando il surriscaldamento globale.
Inoltre le foreste controllano l'erosione del suolo ed hanno un controllo sullo sviluppo di parassiti e elementi patogeni. E' una risorsa per le popolazioni indigene che ci vivono, le quali custodiscono la storia e la cultura di queste foreste
Il termine "foresta pluviale" coniato dal botanico tedesco Andreas Franz Wilhelm Schimper è di fatto una generalizzazione. Coniato per condizioni di umidità costante oltre l'80% ed una piovosità abbondante distribuita in tutto l'anno.
Si trova sulla fascia equatoriale, e le temperatura di aggira tutto l'anno dai 22° ai 36°.
Le foreste solitamente e per comodità si suddividono per altitudine, dalle foreste di pianura a quelle di montagna.
Questo è molto utile conoscere per le nostre piante da interno. Le orchidee infatti essendo spesso endemiche, per coltivarle in casa hanno bisogno di una cura ambientale precisa.
"Lo sapevi che le foreste tropicali ospitano oltre il 70% delle specie animali e vegetali della Terra, pur coprendo solo il 6% della superficie terrestre?"
Le foreste tropicali di pianura
Le foreste tropicali di pianura del bacino amazzonico sono le più vaste, e le più sfruttate per evidenti motivi di facilità di accesso.
L'altezza degli alberi raggiungono altezze comprese da 70 a 45 mt per la chioma, sono alberi a crescita rapida e i primi anni concentrano tutte le energie in crescita verticale, con pochissimi rami sotto i 40 mt.
Possiamo definire due tipi di foresta di pianura.
Le foreste tropicali delle mangrovie si trovano sulle coste salate, ricche di limo, ed hanno le radici immerse nell'acqua per gran parte dell'anno.
Poi ci sono e foreste alluvionali detta anche Igapò che si collocano nelle aree adiacenti a fiumi. Per 4 o 5 mesi all'anno esondano e creano questo tipo di foreste.
Le foreste tropicali di montagna
Nelle foreste tropicali di montagna gli alberi sono più bassi per via di un diverso clima più freddo, presenza di venti, precipitazioni irregolari e terreno meno ricco di sostanze nutrienti.
E' in queste foreste tropicali che abbiamo la maggior parte di orchidee e piante epifite (orchidee, felci, muchi licheni, e piante epatiche) che aiutano a produrre sostanza nutritive da disciogliere nel terreno.
Le foreste di montagna sono molto importanti perchè contengono l'erosione del suolo. Evitando inondazioni che non permetterebbero alla pianura di sopravvivere.
Per semplificazione possiamo dividere in 4 tipologie di foreste, ma è del tutto esemplificativo. La sola Costa Rica detiene una decina di habitat forestali differenti.
Le foreste tropicali secche
Le foreste tropicali secche, che potrebbe sembrare un ossimoro, in realtà la particolarità è che ci sono precipitazioni concentrate in brevi periodi.
Con conseguente siccità per diversi mesi. La foresta asciutta di pianura , è formata da due strati di vegetazione. La parte alta è formata da alberi che raggiungono i 30 mt e rimane come copertura di foglie. Le piante del sottobosco non superano i 10 mt. La particolarità di questa foresta è che le foglie degli alberi sono decidue. In questo modo sopperiscono alla mancanza di acqua, e disperdono meno acqua possibile.
La volta forestale spogliata permette alla luce solare di penetrare fino al suolo, rendendo ricco e folto il sottobosco. La presenza di luce, fa si che anche molte piante epifite come orchidee, bromeliacee, felci e rhipsalis che sono resistenti alla siccità possano prosperare in questa foresta
Le foreste umide
Le foreste umide, hanno precipitazioni più’ elevate, in media 3-4000 mm, e temperature superiori a 24° per tutto l'anno sotto i 1000 mt. La vegetazione è caratterizzata sia piante decidue che sempreverdi. Le alberature raggiungono i 35 m. ed essendo anch'essa semi decidua, è costituita da un sottobosco abbastanza folto. La densità per ettaro si aggira dalle 50 alle oltre 100 specie arboree. La maggior parte sono endemiche e vivono esclusivamente in determinati luoghi.
E' la foresta tropicale per eccellenza, con precipitazioni sopra i 10000 mm durante l'anno.
Un'umidità che supera l'80% e temperature che si aggirano attorno ai 24° tutto l'anno. La vegetazione è formata da alberature alte circa 60 mt, e di un sottobosco poco luminoso e con una vegetazione più debole. C'è una forte presenza di liane e tantissime piante epifite.
Le foreste nebbiose
Le foreste nebbiose si trovano ad altitudini elevate, sopra i 1200 mt dove la temperatura scende a 6-12° C. E’ perennemente immersa nella nebbia, e nuvole molto basse, dovute alla particolare posizione, dove l'aria fredda spinta dalle Ande, che provoca la caratteristica condensa.
La vegetazione e’ rigogliosa e compatta, sempreverde presenta una ridotta stratificazione. I tronchi sono ricoperti da muschi, licheni, orchidee e poche bromeliacee epifite; le chiome degli alberi sono più piccoli e compatti. Ricopre i fianchi della cordigliera delle Ande centromeridionale e dei vulcani. Molti importanti fiumi nascono all’interno di queste foreste che poi attraversano la foresta di pianura.
Foreste Tropicali: Come Regolano il Clima e Sostengono la Vita sulla Terra
Spesso si sente dire che le foreste tropicali sono i "polmoni del pianeta", grazie alla loro capacità di produrre ossigeno insieme al plancton degli oceani.
Tuttavia, questo aspetto non rappresenta la loro importanza primaria. L'ossigeno continuerebbe a esistere anche senza le foreste tropicali. Il loro vero valore risiede nella fissazione dell'anidride carbonica e nella loro capacità di agire come "termostati naturali"del pianeta.
Le foreste come regolatori del clima
Le foreste tropicali assorbono enormi quantità di anidride carbonica, contribuendo a ridurre l'effetto serra e a stabilizzare le temperature globali. La deforestazione su larga scala nei tropici, tuttavia, sta alterando drammaticamente questo equilibrio. Con la scomparsa degli alberi, il carbonio accumulato nel suolo e nella vegetazione viene rilasciato nell'atmosfera, accelerando il cambiamento climatico. La perdita di foreste non solo riduce la capacità di stoccaggio del carbonio, ma porta anche a significative modificazioni dei sistemi climatici globali.
Il ruolo fondamentale nelle precipitazioni
Un altro aspetto cruciale è la capacità delle foreste tropicali di produrre precipitazioni. Gli alberi assorbono acqua dal terreno e, attraverso un processo chiamato traspirazione, la rilasciano nell'atmosfera sotto forma di vapore acqueo. Questo processo forma nuvole che, a loro volta, generano piogge.
Se le foreste venissero eliminate, l'acqua non sarebbe più trattenuta dagli alberi e finirebbe dispersa per evaporazione, dilavamento o nei mari.
Questo porterebbe a:
Riduzione delle precipitazioni nelle aree tropicali.
Aumento delle temperature globali a causa della mancanza di umidità atmosferica.
Perdita di risorse idriche dolci, essenziali per la sopravvivenza umana e animale.
Un ciclo vitale interrotto
La deforestazione non è solo un problema locale. Quando le foreste tropicali vengono abbattute, il ciclo dell'acqua viene compromesso, influenzando il clima non solo nelle aree circostanti ma anche a livello globale. Le foreste tropicali sono responsabili di una percentuale significativa delle precipitazioni che ricadono su altre regioni del pianeta, sostenendo così gli ecosistemi e l’agricoltura anche a migliaia di chilometri di distanza.
Un fragile equilibrio
La complessità delle foreste tropicali è straordinaria. La loro capacità di fissare carbonio, creare precipitazioni, e regolare la temperaturale rende un sistema ecologico indispensabile per la Terra. Tuttavia, l’aumento della deforestazione minaccia di spezzare questo fragile equilibrio, con conseguenze devastanti per l'intero pianeta.
Salvaguardare le foreste tropicali significa preservare il nostro futuro: ogni albero è un tassello di un ecosistema che regola il clima e fornisce vita a miliardi di esseri viventi.
La Biodiversità delle Foreste Tropicali: Un Intricato Tessuto di Vita
Le foreste tropicali rappresentano uno degli ecosistemi più complessi e affascinanti della Terra. Pur coprendo solo il 6% della superficie globale, ospitano oltre il 70% delle specie animali e vegetali conosciute. Ma perché questa concentrazione di biodiversità è così straordinaria? La risposta risiede in una combinazione unica di fattori ambientali, evolutivi e geografici che hanno plasmato un mosaico di nicchie ecologiche interdipendenti.
Cosa Rende le Foreste Tropicali Così Speciali?
Un Clima Costante e Propizio alla Vita
Le foreste tropicali si trovano lungo l'equatore, dove le temperature medie oscillano tra i 22°C e i 36°C, e l'umidità rimane costantemente elevata. Questo clima favorisce una crescita vegetativa continua, senza interruzioni stagionali. Inoltre, la pioggia regolare distribuita durante tutto l'anno assicura una disponibilità costante di acqua, rendendo questi ecosistemi un paradiso per piante e animali.
Curiosità: Alcuni studi suggeriscono che l’umidità generata dalle foreste tropicali può influenzare persino il clima di altre regioni.
Ad esempio, l'Amazzonia contribuisce a formare correnti d'aria che portano precipitazioni in America Latina e persino negli Stati Uniti.
La Stratificazione della Vegetazione
Una caratteristica unica delle foreste tropicali è la loro stratificazione verticale:
Chioma superiore: Alberi che raggiungono i 70 metri, creando un tetto che filtra la luce.
Strato intermedio: Liane, viti e piccoli alberi che si adattano a una luce moderata.
Sottobosco: Un ambiente umido e ombreggiato, ideale per muschi, felci e piante epifite.Ogni strato è un ecosistema a sé, abitato da specie altamente specializzate. Ad esempio, alcune scimmie vivono esclusivamente nella chioma, mentre rane velenose prosperano nel sottobosco.
Curiosità: La luce solare che raggiunge il suolo della foresta è inferiore al 2%, rendendo il sottobosco un luogo buio dove crescono solo piante capaci di sopravvivere con poca luce.
Una Riserva Inesauribile di Risorse
Le foreste tropicali offrono una straordinaria abbondanza di cibo e rifugi: frutti, semi, nettare, cavità degli alberi e fogliame. Tuttavia, questa ricchezza ha portato a una competizione feroce che ha spinto piante e animali a sviluppare strategie di sopravvivenza uniche.
Le Mangrovie: Custodi della Biodiversità Marina
Lungo le coste tropicali, le mangrovie rappresentano un collegamento vitale tra la terra e il mare. Questi alberi crescono in ambienti salini e ospitano un’ampia varietà di specie:
Pesci e molluschi: Che usano le radici come vivai per la riproduzione.
Crostacei, come i granchi: Che arricchiscono il terreno attraverso la decomposizione di materia organica.
Le mangrovie intrappolano i sedimenti, proteggendo le barriere coralline da danni causati dall’erosione. Inoltre, fungono da scudo naturale contro le mareggiate, proteggendo le coste dagli effetti dei cambiamenti climatici.